Il concetto di normalità
Bentornati tra i miei angoli smussati.
Più volte ho sentito dire, negli ultimi giorni, che una famiglia composta da un padre (uomo) e una madre (donna) rappresenta la normalità. E che i bambini di quella famiglia saranno felici perché destinati a crescere in un ambiente normale. E, per questo, il loro modo di pensare non subirà nessun contraccolpo psicologico. Discorso diverso se dovessero crescere al fianco di due uomini o di due donne, perché non verrebbe garantito quell’equilibrio mentale di cui necessitano i figli.
A questo punto, cari smussatori di angoli, sorge spontanea una domanda: chi stabilisce cosa è normale e cosa no? Chi è privo di fantasia, forse? O, ancora peggio, chi pretende di comandare i pensieri della collettività?
Credo che qualunque cosa possa rientrare nella normalità se siamo in grado di pensarla come cosa normale.
Ad esempio, se pensiamo che l’amore non è un calcolo, ma un sentimento irrazionale che se ne frega di qualunque pregiudizio e che abbatte quegli insensati paletti contro i quali sbattiamo troppo spesso, ne consegue che avere due genitori dello stesso sesso rientra nella normalità. Quando c’è amore, ma amore vero, il resto non conta nulla. Sono solo inutili chiacchiere che una folata di vento si porta via.
La diversità – ovvero ciò che esce dai rigidi schemi che ci sono stati imposti – ci spaventa ma solo perché nessuno ci ha insegnato a viverla con amore e non con terrore. Diversità fa rima con normalità e con opportunità. Non fa rima con pregiudizio e nemmeno con violenza.
Siamo immersi in una contemporaneità pericolosa perché viviamo in una società aberrante dove la regressione, mentale soprattutto, è sotto gli occhi di tutti. E qualcuno ne approfitta per fomentare l’odio, per ergersi a comandante di una vasta folla che pende dalle labbra di chi grida più forte. Non sono le urla a fare la differenza, ma la qualità di quello che si dice. Non è il colore della pelle a fare la differenza e nemmeno i gusti sessuali, ma la qualità interiore di una persona.
I contraccolpi psicologici i figli ce li hanno quando crescono accerchiati dalla violenza, quando subiscono maltrattamenti… questa sì che non è normalità. Crescere nell’amore, che sia di due persone di sesso diverso o dello stesso sesso, non può che essere un privilegio che qualsiasi bambino meriterebbe.
L’amore, in fondo, è la più alta forma di democrazia.
E voi cosa ne pensate? Scrivetelo nei commenti.
Un caro saluto smussatori di angoli.
(Immagini scaricate gratuitamente da Pixabay.com)
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